Carissimi,

                in quest’ultimo anno ci rendiamo conto di essere stati protagonisti  di avvenimenti unici e probabilmente impensabili per la vita della Chiesa. Il Papa Benedetto ci aveva proposto di vivere un anno della fede e noi abbiamo cercato di assecondarlo, convinti dell’importanza della fede per la vita di ogni persona e condotti ad approfondirne i contenuti da ricorrenze veramente particolari, come il cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II e i vent’anni dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica. Non avremmo mai potuto immaginare che il nostro cammino di fede sarebbe stato sollecitato dalle dimissioni del Santo Padre Benedetto XVI e avrebbe trovato un conforto tutto particolare nel dono grande di Papa Francesco, che ci ha spiazzati con il suo atteggiamento così naturale, ha catturato la benevolenza di tutti con l’autenticità della sua vita e ci sta provocando a una vita di fede in piena coerenza con i valori eterni proposti dal Vangelo e dalla legge naturale.

Per l’anno pastorale che ci apprestiamo a vivere ci affidiamo volentieri alla guida di Papa Francesco, accogliendo quel suo invito, che poi ha costituito lo spirito della recente Giornata Mondiale della Gioventù: Per favore, non lasciatevi rubare la speranza.