In Famiglia

Lettara Pastorale alla Chiesa di Dio che è in Asti

Carissimi,

dopo più di due anni di presenza ad Asti, sento di poter dire con gioia che in questa Diocesi io mi sento veramente in famiglia: sono riconoscente ad una comunità che non perde occasione per esprimere benevolenza e percepisco da tante parti il desiderio di lavorare insieme per essere Chiesa, comunità di salvati, segno e strumento di una salvezza destinata a tutti. In famiglia stiamo compiendo il nostro cammino di speranza e in famiglia ci apriamo all’ascolto tra di noi e nei confronti del Signore, per scoprire cosa ci vuole donare per il bene nostro e cosa ci chiede di fare per il bene dei nostri fratelli.
Percepisco questa mia situazione come un dono prezioso, che mi sta facendo assaporare tutta l’importanza dello spirito di famiglia e mette nel mio cuore il desiderio di trasmettere questa sensazione, che sento benefica. Questa mia lettera pastorale vorrebbe essere l’esperienza condivisa di una Chiesa Diocesana dove sia possibile sentirsi veramente in famiglia.
Vi propongo quindi alcune riflessioni sulla famiglia, con la consapevolezza che si tratta di una questione della massima importanza, ma senza ignorare che già tanto si è detto e scritto in proposito. Ne parlano politici e sociologi; gli operatori del mondo economico la tengono in grande considerazione, quanto meno perché intuiscono che nell’ambito delle famiglie ci sono dei potenziali clienti. Anche nell’ambito ecclesiale la nostra attenzione non costituisce certo una novità. Non ci vogliamo avventurare in discorsi dottrinali, già fatti e da persone ben più autorevoli , né pensiamo di produrre programmi pastorali di grande respiro, peraltro già suggeriti dagli studiosi e recentemente proposti anche dall’episcopato piemontese . Anche il nostro Sinodo Diocesano ci ha detto che il Risorto vive nelle coppie e nelle famiglie e ha stimolato la comunità ecclesiale a collaborare per la famiglia e con la famiglia . Non vogliamo ripetere discorsi già fatti, ma semplicemente, in famiglia, vogliamo utilizzare il primo impegno del Consiglio Pastorale Diocesano, recentemente rinnovato, che ha invitato le diverse realtà ecclesiali ad una vasta riflessione in proposito e mi ha fatto pervenire numerosi suggerimenti, da mettere a disposizione di tutti. Questi contributi attestano una sensibilità già presente e garantiscono la fecondità di un cammino diocesano che intende fare perno sulle problematiche familiari, per rendere vivo e attuale l’impegno per la salvezza dell’uomo.

01-09-2002