Non solo in Amazzonia

E’ stata presentata l’Esortazione Apostolica post-sinodale del Santo Padre Francesco “Querida Amazonia”, frutto dell’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale” svoltasi del 6 al 27 ottobre 2019.

Al centro del testo post sinodale «Querida Amazonia» i diritti dei più poveri, la ricchezza culturale, la bellezza naturale, il servizio dei cristiani.

Ad Asti avremo modo di focalizzare queste sollecitazioni Lunedì 17 febbraio quando interverrà un ospite d’eccezione, Lucia Capuzzi. La giornalista, della redazione esteri del quotidiano Avvenire esperta di questioni latinoamericane, sarà ospite della Parrocchia di S. Domenico Savio per un incontro dal titolo Amazzonia: ricchezze e ferite, dove parlerà della situazione attuale della foresta amazzonica e dei gravi problemi che la affliggono. L’evento si terrà nel Salone parrocchiale (via Tosi, 30) alle ore 21.00.

La serata sarà anche l’occasione per presentare l’ultimo libro della giornalista, Frontiera Amazzonia. Viaggio nel cuore della terra ferita (Editrice Missionaria Italiana, pp. 176, euro 15,00) scritto insieme alla collega Stefania Falasca. Un’appassionante inchiesta dedicata al «polmone verde» della terra condotta nel corso del 2018 in 4 dei 9 paesi che ospitano la foresta (Perù, Ecuador, Colombia, Brasile), e che raccoglie interviste e testimonianze di leader sociali, attivisti, magistrati, portavoce dei popoli indigeni e della Chiesa cattolica.

Come racconterà Capuzzi, il volume vuole accendere i riflettori sulla situazione delle popolazioni che vivono a contatto con il delicato ecosistema dell’Amazzonia, minacciato dall’estrazione illegale di oro, petrolio e altre materie prime, dal disboscamento e dal commercio illegale di legnami pregiati, e dall’avanzare delle coltivazioni intensive della soia e della coca, mercato controllato dai colossi dell’agrobusiness e guidato dalle logiche dell’estrattivismo.

Ma l’Autrice racconterà anche di questo mondo che continua a lottare, spesso guidato da forti figure femminili che si battono in difesa del loro ambiente, della loro cultura e dei loro diritti, e che non si rassegnano alla sconfitta. Come le donne sfruttate e costrette a prostituirsi che le autrici hanno incontrato a Madre de Dios, in Perù, esse stesse simbolo della situazione di abuso e rapina a cui è sottoposta l’Amazzonia. Tra queste Rosa Sánchez, anziana contadina della Cordigliera dell’Ecuador che è «pronta a tener testa a un colosso minerario cinese per difendere la sua fattoria», oppure Nemo, indigena degli Waorani, che lotta contro i «rapinatori della terra» che inquinano i loro territori con l’estrazione del petrolio. Adolescenti e ragazze, quasi sempre indigene – spesso minorenni –, che sono vittime della tratta in Perù e nella Triple Frontera, che però vengono riscattate grazie all’incessante lavoro di magistrati come Luis Alberto Sánchez, più volte minacciato di morte per il suo impegno contro il commercio di esseri umani.

La giornalista di Avvenire parlerà anche del ruolo della Chiesa cattolica in queste regioni. Preti che si schierano contro i narcos e i colossi multinazionali, o che si spingono fin nel cuore della foresta per portare non solo la Buona Novella, ma anche medicinali, istruzione e sostegno alle popolazioni.