Liturgia

Il settore pastorale “Liturgia” tende ad aiutare la comunità diocesana a “riscoprire e celebrare i sacramenti dentro la nostra vita e la nostra storia, come l’agire di Dio che continua a salvare, rendendoci partecipi della Pasqua di Cristo nella potenza dello Spirito Santo. Grazie alla fede, per mezzo dei sacramenti veniamo trasformati in Cristo e diventiamo segno di salvezza”.

Così il Catechismo del Adulti “la verità vi farà liberi” presenta il valore della liturgia in una cultura che sembra estranea al linguaggio simbolico dei sacramenti. Ma se si guarda in profondità alle attese di tante persone, se si osservano con attenzione manifestazioni e modi di esprimersi, si scopre anche oggi l’esigenza di comunicare attraverso simboli e riti, di realizzare esperienze spirituali che aiutino a comprendere e a vivere il mistero dell’esistenza.

Infatti nella celebrazione il popolo di Dio, attraverso la mediazione dei segni, ricorda e attualizza il mistero pasquale, per lodare il Signore e accrescere la comunione con lui.

Per questo, continua il Catechismo degli Adulti al n. 655, “i riti devono essere capaci di attirare e coinvolgere la comunità. Devono parlare da soli, senza eccessive spiegazioni. Ripetitività e creatività sono ambedue importanti: bisogna contemperarle con saggezza. I gesti devono essere veri, concreti, espressivi, non estenuati e ridotti al minimo. Occorre una sapiente regia, per dare massimo risalto al rito essenziale, rendere nitidi anche i riti sussidiari, che illustrano i vari aspetti della grazia, coordinare e finalizzare a un significato fondamentale tutti gli elementi: di parola (monizioni, omelia), di musica (canti e suoni), di ambientazione (luci, fiori, immagini). Il sacerdote che presiede non deve accentrare tutti i compiti; deve anzi valorizzare l’apporto di vari ministri: lettori capaci di dare voce persuasiva alla parola, cantori ben integrati nell’azione rituale, accoliti e ministranti per il servizio dell’altare, incaricati per l’accoglienza, volontari per accompagnare anziani e disabili… Tutto deve procedere con ordine e tranquillità. È perciò indispensabile un’accurata preparazione con un’attenta individuazione e concertazione degli interventi”.

Delegato vescovile per il coordinamento del settore “Liturgia” è don Simone Unere che sviluppa la sua azione tramite l’Ufficio di pastorale liturgica e il prezioso servizio dell’Istituto Liturgico Musicale.