Il Vescovo scrive ai giovani astigiani in partenza per il Sinodo

“Carissimi, nel momento in cui state per intraprendere un’avventura così coraggiosa come il lungo cammino verso Roma per l’incontro con il Santo Padre, desidero dirvi l’ammirazione mia e di tutta la diocesi nei vostri confronti. Vi vediamo partire e vi seguiamo con orgoglio, perché vi state dimostrando capaci di camminare e quindi di affrontare il cammino lungo e faticoso della vita.
Inoltre ci rassicura moltissimo la destinazione del vostro itinerario, che vi porterà a Roma, nel cuore di una Chiesa che in questi giorni vuole pensare in modo particolare a voi, giovani, nel tempo in cui vi trovate a dover compiere le grandi scelte per la vostra esistenza. Il fatto stesso di camminare, e di camminare insieme, sarà per ciascuno di voi un notevole arricchimento, perché metterà in evidenza tante potenzialità fin d’ora a vostra disposizione.
Vi renderete conto di essere capaci di affrontare la fatica del cammino; sentirete la bellezza di avere dei compagni di strada con i quali condividere la meta e il percorso; avrete la possibilità di sostenervi a vicenda e di aiutarvi a trovare i passi giusti nella giusta direzione. Sarà molto importante per parte vostra saper scegliere il bagaglio giusto, in modo da non appesantirvi troppo, ma senza dimenticare quanto al momento opportuno potrebbe rivelarsi necessario.
È anche una buona occasione per incominciare a riflettere su cosa è essenziale per la vita e per la persona. A Roma vi troverete inseriti in una Chiesa che non si limita a considerarvi il suo futuro, ma vede in voi il suo presente, poiché già può contare sul prezioso apporto delle vostre capacità e del vostro entusiasmo. Insieme al Papa e con i vescovi della Chiesa italiana pregherete perché l’ormai prossimo sinodo su I giovani e il discernimento vocazionale esprima con chiarezza un grande affetto per il mondo giovanile e attrezzi il mondo ecclesiale a stabilire un legame efficace con il mondo che vi caratterizza e rientra nei vostri desideri.
Il viaggio non si concluderà a Roma, ma continuerà con la tappa di Assisi e soprattutto con il rientro a casa e nella vita quotidiana. Ci auguriamo che la vita, la società e la Chiesa locale vi assicurino un posto da protagonisti, per offrire spazio al vostro apporto e per utilizzare appieno le ricchezze di cui ciascuno di voi è dotato.
Personalmente sono convinto di essere alla vigilia di una grande svolta storica, quando finalmente i grandi ideali troveranno attuazione grazie alla vostra presenza e permetteranno a voi di rea-lizzarvi in pienezza e alla società tutta di poter contare sulla forza di cui solo i giovani dispongono, semplicemente dandovi fiducia e accordandovi posizioni di responsabilità”.
+ Mons. Francesco Ravinale